Biografia

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Cosa avrebbe potuto fare alla fine degli anni Cinquanta un giovane nottambulo, incazzato, mediamente colto, sensibile alle vistose infamie di classe, innamorato dei topi e dei piccioni, forte bevitore, vagheggiatore di ogni miglioramento sociale, amico delle bagasce, cantore feroce di qualunque cordata politica, sposo inaffidabile, musicomane e assatanato di qualsiasi pezzo di carta stampata? Se fosse sopravvissuto e gliene si fosse data l’occasione, costui, molto probabilmente, sarebbe diventato un cantautore. Così infatti è stato ma ci voleva un esempio.
Fabrizio De André
18 febbraio 1940
Fabrizio nasce a Genova Pegli da Giuseppe De André e Luisa Amerio. Ha un fratello, Mauro, maggiore di quattro anni.
1941-1945
Durante la guerra la famiglia De André si trasferisce alla Cascina dell’Orto di Revignano d’Asti per rientrare definitivamente a Genova una volta terminato il conflitto mondiale.
1954
La madre Luisa gli regala la sua prima chitarra e Fabrizio comincia a prendere lezioni dal maestro colombiano Alex Giraldo.
1955
Fabrizio partecipa per la prima volta a uno spettacolo di beneficenza al teatro Carlo Felice, ma è suonando il banjo-chitarra nel gruppo “The Crazy Cowboy and Sheriff One” che comincia a esibirsi.
1956-1959
Il padre rientra dalla Francia e gli porta in dono un 78 giri di Georges Brassens, autore fondamentale per Fabrizio. Nel ’56 si iscrive al liceo classico Colombo, dove si diplomerà nel ’59. Nello stesso anno si iscrive anche alla Federazione anarchica di Carrara. Questo periodo coincide con la svolta jazz con il “Modern Jazz Group”.
1960
Compone con Clelia Petracchi La ballata del Miche’, la sua prima canzone.
21 febbraio 1961
Si esibisce alla Borsa di Arlecchino nello spettacolo Eva a gogò-Dalla parte di lui e in questa occasione canta Nuvole barocche. In autunno firma un contratto con l’etichetta Karim che pubblica il suo primo 45 giri Nuvole barocche | E fu la notte.
1962
Dopo aver frequentato (senza mai iscriversi) prima Lettere e poi Medicina, Fabrizio si iscrive a Giurisprudenza, che lascerà a sei esami dalla laurea.
Il 29 luglio sposa Enrica Rignon, detta Puny. Dalla loro unione il 29 dicembre nasce il figlio Cristiano. Nell’ottobre dello stesso anno, incoraggiato da Gino Paoli, si esibisce al Circolo della Stampa di Genova accompagnato dal chitarrista Vittorio Centenaro.
In questo periodo lavora come direttore amministrativo negli istituti del padre, ma continua a scrivere canzoni, tra cui La guerra di Piero e La canzone di Marinella e sperimenta il cabaret insieme a Paolo Villaggio, con il quale scrive Il fannullone e Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers, brani editi dalla Karim su 45 giri; l’etichetta nel ’62 pubblica anche il 45 giri La ballata del Miche’ | La ballata dell’eroe. Quest’ultimo brano viene eseguito anche dall’amico Luigi Tenco nel film La cuccagna di Luciano Salce.
1963-1966
Escono con la Karim diversi altri 45 giri e a fine anno l’etichetta raccoglie l’intera produzione nel 33 giri Tutto Fabrizio De André.
27 gennaio 1967
Luigi Tenco si suicida a Sanremo e Fabrizio compone Preghiera in gennaio, dedicata all’amico.
Radio Vaticana comincia a trasmettere brani come Si chiamava Gesù, censurati in Rai.
Fabrizio e la Karim sono citati in giudizio per il brano Carlo Martello ritorna della battaglia di Poitiers il cui contenuto è “considerato osceno”.
1968
A Canzonissima Mina interpreta La canzone di Marinella: è la svolta nella carriera artistica di Fabrizio.
In aprile compone la colonna sonora de I viaggi di Gulliver e in estate comincia a lavorare con il poeta anarchico Riccardo Mannerini al concept album Tutti morimmo a stento.
Dalla collaborazione con Gian Piero Reverberi e Riccardo Mannerini nasce l’album Senza orario e senza bandiera dei New Trolls.
1971-73
12 gennaio 1971: presenta al Circolo della Stampa di Milano La buona novella (prodotto da Roberto Dané e nato dalla collaborazione con Gian Piero Reverberi, entrambi in questo periodo suoi punti di riferimento), ma l’emozione lo blocca, interrompe l’esecuzione e scappa.
In estate si trasferisce a Roma per registrare Non al denaro non all’amore né al cielo tratto dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, tradotta in Italia da Fernanda Pivano. Al disco collaborano Nicola Piovani e Giuseppe Bentivoglio, con i quali nel 1973 lavorerà a Storia di un impiegato, che venderà più di 120 mila copie.
1974
A marzo conosce Dori Ghezzi; esce l’album Canzoni. Nella stessa primavera comincia a lavorare con Francesco De Gregori a Volume 8, i cui arrangiamenti e la direzione d’orchestra sono di Tony Mimms.
15 marzo 1975
Debutta in concerto alla Bussola di Sergio Bernardini.
1976
In Sardegna, nel cuore della Gallura, Fabrizio e Dori acquistano la tenuta L’Agnata.
1977
Comincia la collaborazione con Massimo Bubola con cui scriverà l’album Rimini (1978). Il 30 novembre dall’unione con Dori nasce la figlia Luvi.
1978-79
1979
27 agosto: Fabrizio e Dori vengono rapiti. Dori sarà liberata il 20 dicembre e Fabrizio il giorno successivo.
1980
Fabrizio e Dori fondano la loro etichetta, la FADO, con la quale producono i dischi Mama Do-Dori di Dori, Tre rose di Massimo Bubola e i Tempi Duri, il gruppo del figlio Cristiano.
Sempre nel 1980 Fabrizio scrive con Massimo Bubola Una storia sbagliata. I due registrano il brano nel video sigla del programma “Dietro il processo” sulla storia dei delitti Pasolini e Montesi.
1981-82
1981. In primavera in Sardegna con Bubola, Mark Harris e Oscar Prudente, comincia a lavorare all’album Fabrizio De André (L’indiano).
Il 18 agosto parte un nuovo tour che, a quattro riprese, durerà sino al settembre 1982. La primavera 1982 coincide con il suo primo e unico tour all’estero.
1983-84
Insieme a Mauro Pagani comincia a progettare l’album Crêuza de mä, che esce nel 1984 e a cui seguirà la quarta stagione di concerti.
18 luglio 1985
Muore Giuseppe De André. Il fratello Mauro scomparirà il 18 agosto 1989.
Dicembre 1989
Fabrizio e Dori si sposano nel municipio di Tempio Pausania.
Crêuza de mä è decretato da “Musica&Dischi” miglior disco italiano del decennio.
Fabrizio sta già lavorando con Mauro Pagani al nuovo album Le nuvole (1990).
Gabriele Salvatores firma la regia del videoclip del brano La domenica delle salme.
1991
Dopo sette anni, Fabrizio torna in tour. In occasione del concerto del Primo Maggio 1992 canta insieme a Roberto Murolo Don Raffae’.
1992-93
Intraprende la sua prima tournée teatrale.
1993
Cominciano i preparativi per il nuovo album, Anime salve, scritto con Ivano Fossati, che esce nel 1996.
1994
Fabrizio a sorpresa in televisione canta Cielito lindo accompagnato dalla Banda Osiris.
3 gennaio 1995
Muore Luisa De André.
1996
Negli studi Metropolis di Milano tra gennaio e luglio si registra il disco Anime salve, prodotto e arrangiato da Piero Milesi.
Il brano Smisurata preghiera è liberamente tratto dalla Summa di Maqroll il Gabbiere di Álvaro Mutis, che a sua volta tradurrà il testo della canzone in spagnolo, cantata da Fabrizio, per il film Ilona arriva con la pioggia (del colombiano Sergio Cabrera) la cui colonna sonora sarà firmata da Luis Bacalov. Il film viene presentato a Venezia Cinema nel settembre 1996.
22 novembre 1996
Einaudi pubblica il romanzo Un destino ridicolo, scritto a quattro mani con Alessandro Gennari.
1997
Fabrizio riparte in tournée nei palasport e questa volta sul palco con lui ci sono entrambi i suoi figli, Cristiano e Luvi.
A settembre incide a Lugano con Mina La canzone di Marinella, pubblicata nella raccolta Mi innamoravo di tutto. A ottobre fonda con Dori l’etichetta Nuvole.
Anime salve  viene consacrato da “Musica” miglior disco italiano.
1998
Fabrizio è impegnato nella tournée Mi innamoravo di tutto, la cui ultima data si svolge il 13 agosto 1998 a Roccella Jonica.
Nel febbraio dello stesso anno vengono realizzate le riprese del live al Teatro Brancaccio di Roma.
11 gennaio 1999
Fabrizio muore a Milano.


RICONOSCIMENTI

1968
Premio della critica discografica italiana per Volume 1.

1969
Premio la Caravella d’Oro per Tutti morimmo a stento, premiato dalla critica discografica e con la Maschera d’Argento.

1971
Premio nazionale del paroliere, Reggio Emilia.

1975
Premio dell’Amministrazione Comunale, Pietrasanta (Lu).

1984
Targa Tenco a Crêuza de mä come miglior album e come miglior album in dialetto.
Crêuza de mä è decretato da “Musica&Dischi” miglior disco di rock e leggera.

1985
Premio dell’Azienda di soggiorno e turismo “A chi ha onorato e onora la terra ligure e la sua gente”, Chiavari (Ge).

1986
Medaglia celebrativa, Palermo.

1987
Primo Premio Feac-Msp Sport & Spettacolo.

1989
Il referendum indetto fra i critici italiani da “Musica&Dischi” decreta Crêuza de mä miglior disco italiano del decennio.

1990
Premio del Comitato organizzatore della Coppa del Mondo Italia ’90.
Le nuvole è decretato da “Musica&Dischi” miglior disco di rock e leggera dell’anno.

1991
Targa Tenco a Le nuvole come miglior album e a La domenica delle salme come migliore canzone.
Premio dell’Amministrazione Comunale, Porto San Giorgio (Ap).
Premio dell’Amministrazione Comunale, Recanati (Mc).
Premio Internazionale “Ultimo Novecento”, Pisa.

1992
Premio dell’Amministrazione Comunale “A Fabrizio De André per la sua luminosa carriera”, Siracusa.

1997
Premio italiano della musica e premio della critica.
Anime salve è consacrato da “Musica!” miglior disco italiano.
Premio “Gilberto Govi”, Genova.
Targa Tenco ad Anime salve come miglior album e a Prinçesa come miglior canzone. Il premio è consegnato da Fernanda Pivano.
Premio “Lunezia”, Aulla (Ms)
Premio SIAE “L’albero della creatività”.
Premio “Ciampi” per l’album Anime salve, Livorno.
Premio “Il mandolino genovese”, Varazze (Sv).

1998
Targa dell’Amministrazione Comunale, Cittanova (Rc).
Gamajun International Award, Gemona del Friuli (Ud).
Premio “Fatti di musica 98” per il miglior live dell’anno, Regione Calabria.

1999
Premio dell’Amministrazione Comunale, Tempio Pausania (Ss).
Arancia d’oro per il Festival nazionale dell’umorismo “Cabaret amore mio”, Grottammare (Ap).
Premio “Lunezia”, Aulla (Ms).

2001
Premio del Comitato civico pro Castello “A Fabrizio De André poeta, cantautore, amico fragile, goccia di splendore”, San Lorenzo del Vallo (Cs).
Premio “Versi per musica”, Milano.

2003
Medaglia d’oro di Benemerenza Civica alla memoria (Ambrogino d’oro), Milano.

2011
Premio Speciale alla memoria a Fabrizio De André per “aver narrato la vita attraverso la musica e la poesia” – Concorso Letterario Internazionale “Il Molinello”.